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Questo intervento ?ratto dalla conferenza dell’autore alla Cancer Control Society (capitolo giapponese) del 25-26 luglio 2009. In esso spicca con chiarezza l’importanza di mantenere il sangue su un PH soglia ottimale alla sua stessa buona ossigenazione e a quella dell’organismo. Una cellula carente di ossigeno non ?i? grado di differenziarsi iniziando il cammino dell’”indifferenziazione” o cancerosi.
Nel 1924, Otto Warburg (che in seguito sarebbe stato proposto due volte come candidato al Premio Nobel) fece l’interessante osservazione che le origini del cancro potevano farsi risalire alla ridotta capacit?el torrente sanguigno di trasportare ossigeno. Senza ossigeno, le cellule perdono rapidamente ogni possibilit?i sopravvivenza. Come reagiscono? Chiaramente, non ?he il sangue smetta improvvisamente di trasportare ossigeno; piuttosto, la perdita della capacit?i trasportare ossigeno ?n processo graduale e non necessariamente continuo, a causa del quale gli effetti nocivi della privazione di ossigeno aumentano progressivamente.
Prenderemo inoltre in esame l’idea di Warburg (apparentemente sbagliata) secondo cui il deterioramento della capacit?i trasportare ossigeno da parte del sangue, una volta cominciato, non pu?sere invertito.
La capacit?el nostro corpo di mantenere un buono stato funzionale dipende da molte sue propriet?himiche, elettriche e fisiche.
I globuli rossi
Il torrente sanguigno ?l nostro “oceano” interno, il liquido che rifornisce ogni cellula dell’ossigeno e dei nutrienti necessari per sopravvivere, portando via, allo stesso tempo, i prodotti di scarto, in modo che il metabolismo non sia ostacolato o contaminato dalle tossine a cui siamo soggetti per il semplice fatto che viviamo in un ambiente imperfetto.
Le strutture che permettono al nostro sangue di trasportare ossigeno sono i globuli rossi, piccoli emisferi vuoti che assorbono ossigeno alla superficie e sono abbastanza piccoli e flessibili da riuscire a insinuarsi nei minuscoli capillari che li trasportano nei punti pi?stanti del sistema circolatorio. Tutti i globuli devono galleggiare nel siero separati dagli altri globuli, altrimenti possono “coagularsi” e perdere la loro indispensabile flessibilit?per non parlare del fatto che diminuirebbe la superficie utile per trasportare ossigeno).
Ogni globulo rosso trasporta in superficie una certa quantit?i elettroni, i quali gli conferiscono una carica negativa. Il pH del sangue dovrebbe essere leggermente al di sopra di 7.0, il pH dell’acqua neutra; al di sotto di 7.0 siamo in ambiente acido, al di sopra in ambiente alcalino. Un pH leggermente alcalino, tra 7.35 e 7.40, ?onsiderato ottimale per il sangue. I nostri processi fisiologici sono sensibilissimi a ogni minima variazione del pH, e il mantenimento dei valori corretti ?efinito “omeostasi”. Se uno solo dei valori ideali (concentrazione chimica, acidit?viscosit?temperatura, volume, etc.) varia anche di pochissimo, la nostra sopravvivenza ? rischio.
Se il pH del torrente sanguigno scende sotto 7.0, il sangue “diventa acido” e gli elettroni che allontanano i globuli gli uni dagli altri vengono meno.
Senza ossigeno
Sorge la domanda: «Cosa accade alle cellule del corpo quando non ricevono pi?sigeno?».
In molti casi, le cellule prive di ossigeno per lunghi periodi semplicemente muoiono. Decomponendosi, creano ancora pi?idit?facendo scendere ulteriormente il pH. Alcune cellule, invece, per sopravvivere “cambiano marcia” e passano a uno stato in cui non hanno bisogno di ossigeno per creare energia. Lo stato sano e normale della cellula ?uello del metabolismo “ossidativo”, in cui l’ossigeno e i nutrienti vengono utilizzati per creare energia (ATP) e sopravvivere, funzionare e riprodursi. Altrimenti lo stato privo di ossigeno a cui passano, detto “fermentativo”, sottende, per creare energia, il processo molto meno efficiente della glicolisi. In tale stato, anzich?rodurre energia, acqua e anidride carbonica, le cellule producono quantit?inime di energia e acido lattico, il quale diminuisce ulteriormente il pH circostante.
Poich?roducono molta meno energia che nello stato ossidativo (solo circa il 7%), le cellule in stato fermentativo possono soltanto scindersi e crescere, scindersi e crescere, anzich?ontribuire all’efficienza del corpo. Esse non sono pi?llule “differenziate” dei muscoli, dei nervi, delle ossa o dei grassi, con un’utile funzione all’interno del corpo; sono diventate cellule “indifferenziate” o cancerogene. ?importante capire che le cellule cancerogene non sono nemici che vengono dall’esterno. Esse rappresentano il tentativo disperato da parte di alcune cellule di sopravvivere anche quando non ricevono abbastanza ossigeno per un metabolismo sano. Dire che stiamo “combattendo il cancro”, quindi, rappresenta un fraintendimento totale: il “cancro” ?olo il tentativo disperato delle nostre cellule di restare vive! Combattere contro di esse, in realt?vuol dire combattere contro noi stessi.
Acqua salata
Molti libri e documenti che abbiamo consultato per studiare questo fenomeno affermano senza ombra di dubbio che il cancro non pu?pravvivere in ambiente alcalino. Provate a immaginare cosa accade a un pesce sano di acqua salata se viene improvvisamente messo tra le chiare, fresche acque di un lago: i suoi organi interni, perfettamente funzionanti nell’acqua salata, nel nuovo ambiente si deteriorano e muoiono. La stessa cosa accade alle cellule cancerogene quando l’ambiente acido in cui prosperano diventa alcalino. Dunque, mantenere il nostro ambiente interno a un pH ottimale di 7.35 dovrebbe prevenire il cancro, e persino invertirlo! La chiave per prevenire il cancro sta nel non lasciare mai che il pH del corpo scenda al di sotto di 7.35, se possibile.
Ci sono cibi e cibi
Ora dobbiamo tornare al punto di partenza e scoprire perch? sistemi corporei non sono riusciti a espletare la loro funzione principale.
Scopriamo che i cibi che mangiamo, le scelte alimentari che compiamo pi?lte al giorno, hanno effetti notevoli sull’equilibrio acido/base del nostro torrente sanguigno. Ci sono cibi che creano e mantengono un sano ambiente alcalino, incoraggiando la circolazione dell’ossigeno nel nostro sangue, mentre altri creano e rafforzano un pericoloso ambiente acido. Questi non sono necessariamente cibi che risultano acidi o alcalini al gusto o alla misurazione, nella loro forma naturale: i limoni, per esempio, nonostante la loro acidit?quando vengono metabolizzati (digeriti), creano alcali nel nostro corpo. ?la natura chimica del residuo (le “ceneri”) rimanente dopo che l’alimento ?tato metabolizzato a determinare se un alimento crea alcalinit? acidit?
Quando mangiamo prodotti vegetali, in genere, le ceneri rimanenti dopo che il nostro corpo “brucia” il carburante creano condizioni alcaline. All’altro estremo, quando consumiamo e metabolizziamo prodotti animali – per esempio pollo, pesce, bistecca, maiale, uova e latte (proteine animali) – le ceneri restanti tendono a creare acidit?a causa dell’elevato contenuto fosforico degli alimenti. Il fosforo delle ceneri si combina con l’acqua del nostro corpo, creando acido fosforico.
Se mangiamo sempre alimenti che creano acidit?senza bilanciarli con alimenti che creano alcali, costruiremo e manterremo per le nostre cellule un ambiente acido, quindi anaerobico (privo di ossigeno). Questa condizione, come ha fatto notare Warburg, favorisce il cancro. Possiamo vedere i risultati della succitata sequenza nello stato di salute della popolazione degli Stati Uniti, dove il consumo di carne e di alimenti animali ?aggiore che nel resto del mondo: l’incidenza dei tumori, negli Stati Uniti, ?ggi di una persona ogni 2.3, e aumenta sempre di pi?. Colin Campbell, PhD, il pi?signe nutrizionista degli Stati Uniti (e forse del mondo intero) ha analizzato i rapporti tra proteine animali e cancro in uno studio condotto nelle Filippine. In certi casi, riducendo l’assunzione di proteine animali, la crescita del tumore s’invert?
Ricordiamoci che anche l`acqua ?n alimento, bere ogni giorno acqua alcalina con un ph elevato (acqua kangen ph 9.5) ?n aiuto fonamentale per mantenere uno stato di omeostasi alcalino nel nostro sangue.
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martedì 30 marzo 2010
Cosa sono gli Acidi?
http://www.acqua-kangen-italia.com/cosa-sono-gli-acidi/
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Si considerano "acide" tutte le sostanze che hanno il sapore aspro, fanno diventare rossa la cartina di tornasole e producono ioni di idrogeno (atomi di idrogeno modificati, n.d.r.). Quando un acido viene a contatto con determinati metalli si creano dei composti definiti "sali". Gli acidi vengono neutralizzati dalle sostanze basiche (dette anche alcaline), ad es. il bicarbonato di sodio.
Gli acidi possono essere minerali (es. cloridrico, solforico, nitrico) ed organici (es. urico, citrico, tartarico, ossalico). Se vengono a contatto con la pelle la irritano e, se sono molto forti, possono avere un`azione caustica.
In medicina vengono utilizzati molti acidi, tra essi citiamo: acetico, acetilsalicilico (vedi l`aspirina), ascorbico (vitamina C), citrico, cloridrico, ecc. Tra gli acidi organici quello di cui ci occuperemo in questo trattato è l`acido urico, uno dei principali componenti dell`urina.
COME SI MISURANO
Per misurare quanto una sostanza è acida o alcalina si usa una scala di valori a cui viene dato il nome di "pH". Nel campo medico, il pH viene utilizzato per misurare il liquidi organici ed in particolare il sangue, la saliva e l`urina. Questi liquidi vengono definiti:
acidi, quando il pH è compreso tra 0 e 7,06,
neutri, quando il pH è uguale a 7,07,
basici o alcalini, quando il pH è compreso tra 7,08 e 14,14.
Pertanto, più basso è il pH e più è acida la sostanza in esame.
IL RAPPORTO ACIDO BASICO
Tutte le reazioni all`interno del nostro organismo, che definiscono le condizioni essenziali di un ambiente in cui la "vita" sia possibile, si svolgono nell`ambito di determinati valori, tra questi il più importante è il rapporto acido/basico. Per una buona salute questo rapporto dovrebbe sempre rimanere costante, si possono però creare delle condizioni troppo acide (situazione assai frequente) o troppo basiche (condizione abbastanza rara).
Affinché l`equilibrio vitale delle cellule si possa mantenere, il loro nucleo deve presentare una reazione acida ed il citoplasma basica o alcalina. Questa differenza è fondamentale, in quanto permette lo scambio di nutrimenti e informazioni tra nucleo e citoplasma. Solo in presenza di una differenza può avvenire uno scambio, la batteria fornisce corrente proprio perché i suoi poli hanno un potenziale elettrico differente.
Se l`ambiente in cui vivono le cellule diventa molto acido questa acidità penetrerà all`interno delle cellule alterando il pH del nucleo e creando i presupposti per quei fenomeni incurabili che vengono comunemente chiamati "malattie da degenerazione cellulare".
COME SI CREANO GLI ACIDI NELL`ORGANISMO
Nell`organismo umano troviamo diversi acidi, alcuni utili (come quelli che costituiscono i succhi gastrici) ed altri assai pericolosi che, quando si accumulano, sono la causa primaria di molte malattie, tra cui l`artrite, l`osteoporosi e la gotta. Vi sono due fonti principali dell`acidità organica:
1 - il ricambio cellulare
2 - l`alimentazione.
A queste vanno aggiunte un`intensa attività muscolare, gli stati febbrili accompagnati da un`accelerazione del metabolismo dovuta a malattie ematologiche (p. es., linfoma, leucemia o anemia emolitica) e le situazioni in cui aumenta la proliferazione e morte delle cellule organiche (p. es. la psoriasi).
IL RICAMBIO CELLULARE
Nel ricambio cellulare, che avviene incessantemente nel nostro organismo, le cellule vecchie o degradate vengono distrutte ed eliminate, ed è proprio la distruzione del nucleo di tali cellule che, dopo vari passaggi, crea acido urico e ammoniaca.
L’ALIMENTAZIONE
Vi sono bevande e alimenti che non sono affatto acidi mentre altre, ad esempio gli agrumi, lo sono in modo notevole, si pensi che il succo di limone presenta un pH uguale a 2.00-2.60. Altri alimenti, pur non essendo acidi, creano con la loro digestione una notevole produzione di acido urico in quanto contengono molte purine, una sostanza bianca e cristallina che si trova nel nucleo delle cellule e rappresenta uno dei componenti elementari del DNA.
Si può determinare se un alimento è acido o alcalino esaminando le ceneri residue dopo la sua digestione. Se i minerali alcalini (calcio, potassio, sodio e magnesio), predominano sui minerali acidi (cloro, azoto, zolfo e fosforo), quell`alimento sarà classificato come alcalino e viceversa.
L`ACIDITÀ NEGLI ALIMENTI
Alcuni tipi di frutta o verdura fresca. L`organismo di una persona sana e non affaticata, è normalmente in grado di trasformare gli acidi naturali di molti alimenti crudi (ad es. limoni, pompelmi, pomodori, acetosa, frutti aciduli) in carbonati alcalini, che sono basici ed utili all`economia dell`organismo. Quando, invece, la persona è stanca o stressata, l`energia nervosa necessaria per una completa digestione e assimilazione non è sufficiente, pertanto l`organismo non è in grado di operare le dovute trasformazioni e gli acidi degli alimenti entrano nella circolazione sanguigna.
Bevande. Quasi tutte le bevande gassate, acqua esclusa, tendono ad essere molto acide. I vari tipi di Cola, ad es. hanno un pH che si aggira intorno al 2,4, mentre limonate e aranciate vanno da 2,9 a 3,2 (1).
Cereali. Tutti i cereali, ad eccezione del miglio, lasciano delle ceneri acide. Frumento (pane, pasta, ecc.) ed Avena sono i più acidi di tutti.
Latticini. I latticini di vacca, sono generatori di molta acidità ed andrebbero sostituiti con quelli di capra o di pecora (2).
Prodotti carnei. La digestione dei prodotti carnei crea una notevole quantità di acido urico, il fegato di un animale carnivoro (ma non l`uomo) è in grado di trasformare l`acido urico causato dall`alimentazione in una sostanza più semplice: l`allantoina che viene espulsa con l`urina.
Prodotti conservati. Tra i prodotti conservati risultano molto acidi tutti i succhi di frutta ed i vari tipi di "latte" derivato dai cereali: latte di soia, avena, riso, ecc. (3)
I MEZZI DI DIFESA
L`organismo non può permettere che l`equilibrio acido/basico venga turbato, pertanto deve provvedere, per quanto gli risulta possibile, a neutralizzare gli acidi in eccesso. Questa neutralizzazione viene compiuta mobilitando alcune sostanze alcaline e vari sali minerali, entrambi prelevati dalle riserve proprie dell`organismo. I minerali alcalinizzanti (calcio, potassio, sodio e magnesio), per es., vengono sottratti alle ossa, ai denti ed alle cellule di tutti i tessuti. Questo spiega in modo evidente perché i grandi consumatori di aceto e sottaceti hanno una dentatura con molti problemi.
Anche gli organi emuntori (reni, pelle, intestino, ecc.) vengono sottoposti ad un super lavoro nel tentativo di eliminare gli acidi pericolosi ed i minerali in eccesso dovuti ai processi di neutralizzazione di cui sopra. Le mucose di questi organi, a cui dovremmo aggiungere i bronchi, le ghiandole salivari e lacrimali, l`utero, ecc., sono ovviamente danneggiate da queste sostanze corrosive e si possono creare i presupposti per vari disturbi (problemi della pelle, infezioni cosiddette microbiche, infiammazioni, litiasi o calcoli, ecc.).
Bere tanta buona acqua ( ACQUA KANGEN ALCALINA) grazie al suo ph elevato (9.5) ed al suo valore ORP negativo (- 450) significa dare un grande aiuto al nostro organismo. Le scorie acide potranno essere prontamente eliminate e non verranno depositate nel nostro corpo.
www.acqua-kangen-alcalina.com
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
1. Dale Alexander, "Arthritis and common sense" (Artrite e buon senso).
Witkower Press Incorporated - Hartford, Connecticut, USA, 1956.
2. P. Antognetti, "Latte e formaggio", rischi e allergie per adulti e bambini.
Macro/Edizioni, Diegaro di Cesena (FO). Ordinabile al 0547-346.290.
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Gli acidi possono essere minerali (es. cloridrico, solforico, nitrico) ed organici (es. urico, citrico, tartarico, ossalico). Se vengono a contatto con la pelle la irritano e, se sono molto forti, possono avere un`azione caustica.
In medicina vengono utilizzati molti acidi, tra essi citiamo: acetico, acetilsalicilico (vedi l`aspirina), ascorbico (vitamina C), citrico, cloridrico, ecc. Tra gli acidi organici quello di cui ci occuperemo in questo trattato è l`acido urico, uno dei principali componenti dell`urina.
COME SI MISURANO
Per misurare quanto una sostanza è acida o alcalina si usa una scala di valori a cui viene dato il nome di "pH". Nel campo medico, il pH viene utilizzato per misurare il liquidi organici ed in particolare il sangue, la saliva e l`urina. Questi liquidi vengono definiti:
acidi, quando il pH è compreso tra 0 e 7,06,
neutri, quando il pH è uguale a 7,07,
basici o alcalini, quando il pH è compreso tra 7,08 e 14,14.
Pertanto, più basso è il pH e più è acida la sostanza in esame.
IL RAPPORTO ACIDO BASICO
Tutte le reazioni all`interno del nostro organismo, che definiscono le condizioni essenziali di un ambiente in cui la "vita" sia possibile, si svolgono nell`ambito di determinati valori, tra questi il più importante è il rapporto acido/basico. Per una buona salute questo rapporto dovrebbe sempre rimanere costante, si possono però creare delle condizioni troppo acide (situazione assai frequente) o troppo basiche (condizione abbastanza rara).
Affinché l`equilibrio vitale delle cellule si possa mantenere, il loro nucleo deve presentare una reazione acida ed il citoplasma basica o alcalina. Questa differenza è fondamentale, in quanto permette lo scambio di nutrimenti e informazioni tra nucleo e citoplasma. Solo in presenza di una differenza può avvenire uno scambio, la batteria fornisce corrente proprio perché i suoi poli hanno un potenziale elettrico differente.
Se l`ambiente in cui vivono le cellule diventa molto acido questa acidità penetrerà all`interno delle cellule alterando il pH del nucleo e creando i presupposti per quei fenomeni incurabili che vengono comunemente chiamati "malattie da degenerazione cellulare".
COME SI CREANO GLI ACIDI NELL`ORGANISMO
Nell`organismo umano troviamo diversi acidi, alcuni utili (come quelli che costituiscono i succhi gastrici) ed altri assai pericolosi che, quando si accumulano, sono la causa primaria di molte malattie, tra cui l`artrite, l`osteoporosi e la gotta. Vi sono due fonti principali dell`acidità organica:
1 - il ricambio cellulare
2 - l`alimentazione.
A queste vanno aggiunte un`intensa attività muscolare, gli stati febbrili accompagnati da un`accelerazione del metabolismo dovuta a malattie ematologiche (p. es., linfoma, leucemia o anemia emolitica) e le situazioni in cui aumenta la proliferazione e morte delle cellule organiche (p. es. la psoriasi).
IL RICAMBIO CELLULARE
Nel ricambio cellulare, che avviene incessantemente nel nostro organismo, le cellule vecchie o degradate vengono distrutte ed eliminate, ed è proprio la distruzione del nucleo di tali cellule che, dopo vari passaggi, crea acido urico e ammoniaca.
L’ALIMENTAZIONE
Vi sono bevande e alimenti che non sono affatto acidi mentre altre, ad esempio gli agrumi, lo sono in modo notevole, si pensi che il succo di limone presenta un pH uguale a 2.00-2.60. Altri alimenti, pur non essendo acidi, creano con la loro digestione una notevole produzione di acido urico in quanto contengono molte purine, una sostanza bianca e cristallina che si trova nel nucleo delle cellule e rappresenta uno dei componenti elementari del DNA.
Si può determinare se un alimento è acido o alcalino esaminando le ceneri residue dopo la sua digestione. Se i minerali alcalini (calcio, potassio, sodio e magnesio), predominano sui minerali acidi (cloro, azoto, zolfo e fosforo), quell`alimento sarà classificato come alcalino e viceversa.
L`ACIDITÀ NEGLI ALIMENTI
Alcuni tipi di frutta o verdura fresca. L`organismo di una persona sana e non affaticata, è normalmente in grado di trasformare gli acidi naturali di molti alimenti crudi (ad es. limoni, pompelmi, pomodori, acetosa, frutti aciduli) in carbonati alcalini, che sono basici ed utili all`economia dell`organismo. Quando, invece, la persona è stanca o stressata, l`energia nervosa necessaria per una completa digestione e assimilazione non è sufficiente, pertanto l`organismo non è in grado di operare le dovute trasformazioni e gli acidi degli alimenti entrano nella circolazione sanguigna.
Bevande. Quasi tutte le bevande gassate, acqua esclusa, tendono ad essere molto acide. I vari tipi di Cola, ad es. hanno un pH che si aggira intorno al 2,4, mentre limonate e aranciate vanno da 2,9 a 3,2 (1).
Cereali. Tutti i cereali, ad eccezione del miglio, lasciano delle ceneri acide. Frumento (pane, pasta, ecc.) ed Avena sono i più acidi di tutti.
Latticini. I latticini di vacca, sono generatori di molta acidità ed andrebbero sostituiti con quelli di capra o di pecora (2).
Prodotti carnei. La digestione dei prodotti carnei crea una notevole quantità di acido urico, il fegato di un animale carnivoro (ma non l`uomo) è in grado di trasformare l`acido urico causato dall`alimentazione in una sostanza più semplice: l`allantoina che viene espulsa con l`urina.
Prodotti conservati. Tra i prodotti conservati risultano molto acidi tutti i succhi di frutta ed i vari tipi di "latte" derivato dai cereali: latte di soia, avena, riso, ecc. (3)
I MEZZI DI DIFESA
L`organismo non può permettere che l`equilibrio acido/basico venga turbato, pertanto deve provvedere, per quanto gli risulta possibile, a neutralizzare gli acidi in eccesso. Questa neutralizzazione viene compiuta mobilitando alcune sostanze alcaline e vari sali minerali, entrambi prelevati dalle riserve proprie dell`organismo. I minerali alcalinizzanti (calcio, potassio, sodio e magnesio), per es., vengono sottratti alle ossa, ai denti ed alle cellule di tutti i tessuti. Questo spiega in modo evidente perché i grandi consumatori di aceto e sottaceti hanno una dentatura con molti problemi.
Anche gli organi emuntori (reni, pelle, intestino, ecc.) vengono sottoposti ad un super lavoro nel tentativo di eliminare gli acidi pericolosi ed i minerali in eccesso dovuti ai processi di neutralizzazione di cui sopra. Le mucose di questi organi, a cui dovremmo aggiungere i bronchi, le ghiandole salivari e lacrimali, l`utero, ecc., sono ovviamente danneggiate da queste sostanze corrosive e si possono creare i presupposti per vari disturbi (problemi della pelle, infezioni cosiddette microbiche, infiammazioni, litiasi o calcoli, ecc.).
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PH: Il fattore dimenticato della nutrizione.
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Il principale impegno del corpo umano per la vita consiste nel costante bilanciamento dell`acidità e dell`alcalinità. Noi ci nutriamo per ricavare l`energia necessaria per le nostre funzioni. Dopo la cessione di energia da parte del cibo, tramite combustione con l`ossigeno, restano rifiuti acidi. Il corpo cerca di fare del suo meglio per disfarsi di questi acidi per mezzo dell`urina, della sudorazione ed espirando biossido di carbonio.
Alcuni acidi tossici non possono essere rimossi facilmente tramite i mezzi appena citati. Pertanto il corpo sottrae calcio al sistema scheletrico per neutralizzare tali eccessi di tossine acide e creare un ambiente più sicuro, provocando però una riduzione della densità ossea.
Il corpo umano è una sorprendente macchina progettata per la massima sopravvivenza. Quando una parte è danneggiata, altre parti cercano di compensarvi. Anche se ciò potrebbe determinare dei danni a lungo termine, la sua priorità è la sopravvivenza nell`immediato.
Il cibo produce continuamente rifiuti acidi che si aggiungono a quelli del metabolismo cellulare e il corpo fa del suo meglio per eliminarli. Tuttavia se non dispone di una sufficiente scorta alcalina (bicarbonati), il corpo non può disfarsi al 100% di tali acidi. Al fine di mantenere il pH sanguigno costante, il corpo adotta un abile stratagemma: converte gli acidi liquidi in acidi solidi come colesterolo o acidi grassi. Infatti se questi acidi non sono sciolti nel sangue, il pH del sangue non si abbassa. INGEGNOSO!
Qual è il danno a lungo termine di questo processo strategico?
Il sangue si addensa e la circolazione diventa lenta a tal punto da non fornire abbastanza ossigeno e sostanze nutritive agli organi vitali, causando così qualunque tipo di malattia ed eventualmente la morte. Questo è il risultato naturale dello squilibrio acido-basico, quando propende verso l`acidità. Il corpo necessita di aiuto esterno per innalzare il livello alcalino e ristabilire l`equilibrio.
Il modo piu veloce e semplice per aiutare l’organismo a ritrovare la condizione di omeostasi è attraverso i liquidi che ingeriamo.
Diamo un’occhiata al PH delle bevande più comuni:
Bevande pH
Latte 6.5
Acqua potabile 7.0
Birra 4.0-5.0
Caffè 2.5-3.5
Aranciata 3.5
Bevanda leggera 2.0-4.0
Coca Cola 2.5
Vino 2.3-3.8
Che sorpresa! Con queste bevande non possiamo aiutare il nostro organismo, nessuna ha un PH alcalino.
Il Dott. HIROMY SHINYA consiglia di bere “BUONA ACQUA” acqua KANGEN (pag 128 del libro il fattore enzima) per idratare adeguatamente il nostro organismo aiutandolo ad eliminare i rifiuti acidi, che come abbiamo capito sono una vera bomba ad orologeria nel nostro organismo.
Per approfondire benefici acqua kangen vai su:
http://www.acqua-kangen-alcalina.com/
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Fonte : http://www.acqua-kangen-alcalina.com
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Alcuni acidi tossici non possono essere rimossi facilmente tramite i mezzi appena citati. Pertanto il corpo sottrae calcio al sistema scheletrico per neutralizzare tali eccessi di tossine acide e creare un ambiente più sicuro, provocando però una riduzione della densità ossea.
Il corpo umano è una sorprendente macchina progettata per la massima sopravvivenza. Quando una parte è danneggiata, altre parti cercano di compensarvi. Anche se ciò potrebbe determinare dei danni a lungo termine, la sua priorità è la sopravvivenza nell`immediato.
Il cibo produce continuamente rifiuti acidi che si aggiungono a quelli del metabolismo cellulare e il corpo fa del suo meglio per eliminarli. Tuttavia se non dispone di una sufficiente scorta alcalina (bicarbonati), il corpo non può disfarsi al 100% di tali acidi. Al fine di mantenere il pH sanguigno costante, il corpo adotta un abile stratagemma: converte gli acidi liquidi in acidi solidi come colesterolo o acidi grassi. Infatti se questi acidi non sono sciolti nel sangue, il pH del sangue non si abbassa. INGEGNOSO!
Qual è il danno a lungo termine di questo processo strategico?
Il sangue si addensa e la circolazione diventa lenta a tal punto da non fornire abbastanza ossigeno e sostanze nutritive agli organi vitali, causando così qualunque tipo di malattia ed eventualmente la morte. Questo è il risultato naturale dello squilibrio acido-basico, quando propende verso l`acidità. Il corpo necessita di aiuto esterno per innalzare il livello alcalino e ristabilire l`equilibrio.
Il modo piu veloce e semplice per aiutare l’organismo a ritrovare la condizione di omeostasi è attraverso i liquidi che ingeriamo.
Diamo un’occhiata al PH delle bevande più comuni:
Bevande pH
Latte 6.5
Acqua potabile 7.0
Birra 4.0-5.0
Caffè 2.5-3.5
Aranciata 3.5
Bevanda leggera 2.0-4.0
Coca Cola 2.5
Vino 2.3-3.8
Che sorpresa! Con queste bevande non possiamo aiutare il nostro organismo, nessuna ha un PH alcalino.
Il Dott. HIROMY SHINYA consiglia di bere “BUONA ACQUA” acqua KANGEN (pag 128 del libro il fattore enzima) per idratare adeguatamente il nostro organismo aiutandolo ad eliminare i rifiuti acidi, che come abbiamo capito sono una vera bomba ad orologeria nel nostro organismo.
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Diabete ed equilibrio acido-base
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Il nostro organismo, per poter svolgere le sue normali funzioni, dalla sopravvivenza di tutte le sue cellule, all’attività fisica, necessita di energia, che viene fornita dalla combustione di uno specifico carburante che è il glucosio. Il glucosio, per poter essere utilizzato, ha bisogno dell’insulina che, come una chiave, apre la porta delle cellule, consentendo al glucosio di entrarvi.
Se noi ingeriamo glucosio in eccesso ai bisogni, allora questo viene depositato nel fegato come glicogeno e nelle cellule adipose sotto forma di trigliceridi: queste costituiscono le riserve di carburante cui attingere in caso di digiuno. Compito del pancreas, tramite l’azione dell’insulina, è quello di regolare il livello di glucosio nel sangue. Il pancreas delle persone non diabetiche, infatti, produce insulina giorno e notte (in maggiore quantità
però subito dopo i pasti), per mantenere i valori della glicemia a livelli quasi costanti.
Avere il diabete significa che non viene prodotta una quantità sufficiente di insulina a soddisfare le necessità dell’organismo, oppure che l’insulina prodotta non agisce in maniera soddisfacente. Il risultato in ogni caso è il conseguente incremento dei livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia). Dal punto dell’acido-base, questa regolazione sbagliata dei livelli insulina è dovuta proprio ad una carenza di ioni calcio, alcalinizzanti, che conduce progres
sivamente ad una corrosione acida delle isole di Langerhans, il gruppo di cellule deputate proprio alla produzione di insulina. Non solo, l’eccessiva acidità del sangue permette il deposito di scorie all’interno dei vasi sanguigni, impedendo un corretto lavoro del pancreas.
Questo ovviamente vale per chi ha il diabete di tipo II, quello che sopravviene dopo i 40 anni, in quanto in quello di tipo I il pancreas è danneggiato già dall’infanzia. Il diabete di tipo II si può provare a migliorarlo alimentandosi con cibi più alcalini,e come ha dimostrato il Dott. HIROMY SHINYA (Il fattore enzima) bevendo tanta ACQUA KANGEN
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Se noi ingeriamo glucosio in eccesso ai bisogni, allora questo viene depositato nel fegato come glicogeno e nelle cellule adipose sotto forma di trigliceridi: queste costituiscono le riserve di carburante cui attingere in caso di digiuno. Compito del pancreas, tramite l’azione dell’insulina, è quello di regolare il livello di glucosio nel sangue. Il pancreas delle persone non diabetiche, infatti, produce insulina giorno e notte (in maggiore quantità
però subito dopo i pasti), per mantenere i valori della glicemia a livelli quasi costanti.
Avere il diabete significa che non viene prodotta una quantità sufficiente di insulina a soddisfare le necessità dell’organismo, oppure che l’insulina prodotta non agisce in maniera soddisfacente. Il risultato in ogni caso è il conseguente incremento dei livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia). Dal punto dell’acido-base, questa regolazione sbagliata dei livelli insulina è dovuta proprio ad una carenza di ioni calcio, alcalinizzanti, che conduce progres
sivamente ad una corrosione acida delle isole di Langerhans, il gruppo di cellule deputate proprio alla produzione di insulina. Non solo, l’eccessiva acidità del sangue permette il deposito di scorie all’interno dei vasi sanguigni, impedendo un corretto lavoro del pancreas.
Questo ovviamente vale per chi ha il diabete di tipo II, quello che sopravviene dopo i 40 anni, in quanto in quello di tipo I il pancreas è danneggiato già dall’infanzia. Il diabete di tipo II si può provare a migliorarlo alimentandosi con cibi più alcalini,e come ha dimostrato il Dott. HIROMY SHINYA (Il fattore enzima) bevendo tanta ACQUA KANGEN
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Colesterolo alto e benefici acqua alcalina
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L’eccesso di acidità nel nostro organismo spiegherebbe anche quello che è considerato uno dei più grandi problemi della civiltà occidentale: l’eccesso del livello di colesterolo nel sangue.
Come abbiamo visto il sangue acido tende a legare a sé il calcio dello scheletro per neutralizzare il pH troppo basso, ma il minerale dalle ossa può essere prelevato solo molto lentamente, soprattutto in certi casi di acidità acuta che potrebbero essere fatali. Quindi c’è bisogno di depositi di calcio più vicini e soprattutto disponibili a cedere il minerale in maniera più veloce, come per esempio le pareti dei vasi sanguigni. Ma quando il calcio delle pareti vascolari viene utilizzato, viene rimpiazzato dal colesterolo, una sostanza sempre presente e resistente all’acidità, al contrario del calcio.
Il problema nasce quindi se il nostro organismo deve giornalmente combattere con costanti livelli di acidificazione, perché è conseguentemente costretto a produrre maggiori quantità di colesterolo per cercare di sostituire il calcio utilizzato e proteggere le pareti dei vasi.
Una delle conseguenze più logiche è la classica arteriosclerosi, cioè un indurimento (sclerosi) della parete arteriosa che compare con il progredire ell’età.
Questo indurimento arterioso è la conseguenza dell’accumulo di tessuto connettivale fibroso a scapito della componente elastica, dovuto proprio al fatto che per mantenere spessore e elasticità dei vasi sanguigni, il colesterolo, mescolato alle scorie acide presenti nel sangue, viene depositato sulle pareti delle arterie. È un altro meraviglioso stratagemma (purtroppo frainteso) del nostro organismo, cioè quello di convertire gli acidi liquidi in acidi solidi, in modo che non si possano disciogliere nel sangue e fare danno; colesterolo e acido urico cristallizzato (responsabile di un altro problema, la gotta) sono un esempio di queste scorie indurite.
La medicina ufficiale, quando vede valori alti di colesterolo e acido urico, tenta di abbassarli con le medicine, non comprendendo che sono S.O.S. che il nostro organismo sta lanciando, e che dicono essenzialmente: meno cereali e più frutta/verdura/acqua!
Con il tempo le scorie induriscono le arterie, rendendole piano piano sempre meno elastiche, perdendo la loro capacità di mantenere fluido il sangue. Così, alcune sostanze presenti nel sangue cominciano a depositarsi e danno l’avvio al processo che porterà alla formazione della “placca”, un indurimento circoscritto della parete del vaso. Una volta formatasi, la placca tende ad accrescersi all’interno del vaso e a restringerne progressivamente il calibro, riducendo, di conseguenza, l’apporto di sangue, ossigeno e sostanze indispensabili alla vita di quei tessuti che l’arteria deve nutrire. Può accadere inoltre, che una placca, se particolarmente molle, si rompa ed i suoi frammenti “embolizzino”, cioè, trasportati dal sangue, vanno a chiudere i piccoli vasi situati più lontano.
È evidente quindi che alti livelli di colesterolo non sono il “diavolo”, ma una risposta fisiologica e protettiva dell’organismo all’acidità, che quindi non va combattuta con farmaci, ma semplicemente riequilibrando l’alimentazione e mangiando più cibi alcalini.
Il colesterolo alto è quindi solo una conseguenza e NON una delle cause primarie dei problemi cardio-vascolari, e non ha quasi nessun valore l’assunzione di alimenti specifici, visto che comunque l’80% è autoprodotto dall’organismo.
L’affermazione è pesante, visti i profitti delle sostanze anticolesterolo, le cosiddette statine, che rappresentano i farmaci in assoluto più venduti nel mondo, con un fatturato di circa 26 miliardi di dollari all’anno. Proprio per questo ho cercato delle controprove, dei dati riguardanti le popolazioni che ai nostri giorni attuano ancora la dieta paleolitica, cioè con un maggior apporto alcalino nella loro dieta, come per esempio gli aborigeni in Australia, oppure i Kung in Botswana (Africa) o gli Indios Yanomamo in Brasile. Se la teoria dell’equilibrio-acido base fosse vera, tutte queste popolazioni devono avere per forza livelli di colesterolo modesti, in quanto non hanno eccessi acidi da smaltire con il calcio osseo. In effetti è proprio così, dato che le analisi su questi arcaici cacciatori-raccoglitori hanno confermato che i loro livelli di colesterolo e anche di pressione sanguigna sono bassissimi.
Vorrei sottolineare che il record del colesterolo più basso del mondo (assieme ai pigmei dello Zaire) è proprio ad appannaggio degli Hadzabe, che ricordo, è la tribù della Tanzania che ancora beve una delle acque più alcaline del mondo, quella del lago Eyasi.
Considerato che per ovvie ragioni non possiamo abbeverarci da quella fonte è opportuno e auspicabile produrre Acqua Kangen, l’acqua buona, direttamente dal rubinetto di casa nostra.
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L’eccesso di acidità nel nostro organismo spiegherebbe anche quello che è considerato uno dei più grandi problemi della civiltà occidentale: l’eccesso del livello di colesterolo nel sangue.
Come abbiamo visto il sangue acido tende a legare a sé il calcio dello scheletro per neutralizzare il pH troppo basso, ma il minerale dalle ossa può essere prelevato solo molto lentamente, soprattutto in certi casi di acidità acuta che potrebbero essere fatali. Quindi c’è bisogno di depositi di calcio più vicini e soprattutto disponibili a cedere il minerale in maniera più veloce, come per esempio le pareti dei vasi sanguigni. Ma quando il calcio delle pareti vascolari viene utilizzato, viene rimpiazzato dal colesterolo, una sostanza sempre presente e resistente all’acidità, al contrario del calcio.
Il problema nasce quindi se il nostro organismo deve giornalmente combattere con costanti livelli di acidificazione, perché è conseguentemente costretto a produrre maggiori quantità di colesterolo per cercare di sostituire il calcio utilizzato e proteggere le pareti dei vasi.
Una delle conseguenze più logiche è la classica arteriosclerosi, cioè un indurimento (sclerosi) della parete arteriosa che compare con il progredire ell’età.
Questo indurimento arterioso è la conseguenza dell’accumulo di tessuto connettivale fibroso a scapito della componente elastica, dovuto proprio al fatto che per mantenere spessore e elasticità dei vasi sanguigni, il colesterolo, mescolato alle scorie acide presenti nel sangue, viene depositato sulle pareti delle arterie. È un altro meraviglioso stratagemma (purtroppo frainteso) del nostro organismo, cioè quello di convertire gli acidi liquidi in acidi solidi, in modo che non si possano disciogliere nel sangue e fare danno; colesterolo e acido urico cristallizzato (responsabile di un altro problema, la gotta) sono un esempio di queste scorie indurite.
La medicina ufficiale, quando vede valori alti di colesterolo e acido urico, tenta di abbassarli con le medicine, non comprendendo che sono S.O.S. che il nostro organismo sta lanciando, e che dicono essenzialmente: meno cereali e più frutta/verdura/acqua!
Con il tempo le scorie induriscono le arterie, rendendole piano piano sempre meno elastiche, perdendo la loro capacità di mantenere fluido il sangue. Così, alcune sostanze presenti nel sangue cominciano a depositarsi e danno l’avvio al processo che porterà alla formazione della “placca”, un indurimento circoscritto della parete del vaso. Una volta formatasi, la placca tende ad accrescersi all’interno del vaso e a restringerne progressivamente il calibro, riducendo, di conseguenza, l’apporto di sangue, ossigeno e sostanze indispensabili alla vita di quei tessuti che l’arteria deve nutrire. Può accadere inoltre, che una placca, se particolarmente molle, si rompa ed i suoi frammenti “embolizzino”, cioè, trasportati dal sangue, vanno a chiudere i piccoli vasi situati più lontano.
È evidente quindi che alti livelli di colesterolo non sono il “diavolo”, ma una risposta fisiologica e protettiva dell’organismo all’acidità, che quindi non va combattuta con farmaci, ma semplicemente riequilibrando l’alimentazione e mangiando più cibi alcalini.
Il colesterolo alto è quindi solo una conseguenza e NON una delle cause primarie dei problemi cardio-vascolari, e non ha quasi nessun valore l’assunzione di alimenti specifici, visto che comunque l’80% è autoprodotto dall’organismo.
L’affermazione è pesante, visti i profitti delle sostanze anticolesterolo, le cosiddette statine, che rappresentano i farmaci in assoluto più venduti nel mondo, con un fatturato di circa 26 miliardi di dollari all’anno. Proprio per questo ho cercato delle controprove, dei dati riguardanti le popolazioni che ai nostri giorni attuano ancora la dieta paleolitica, cioè con un maggior apporto alcalino nella loro dieta, come per esempio gli aborigeni in Australia, oppure i Kung in Botswana (Africa) o gli Indios Yanomamo in Brasile. Se la teoria dell’equilibrio-acido base fosse vera, tutte queste popolazioni devono avere per forza livelli di colesterolo modesti, in quanto non hanno eccessi acidi da smaltire con il calcio osseo. In effetti è proprio così, dato che le analisi su questi arcaici cacciatori-raccoglitori hanno confermato che i loro livelli di colesterolo e anche di pressione sanguigna sono bassissimi.
Vorrei sottolineare che il record del colesterolo più basso del mondo (assieme ai pigmei dello Zaire) è proprio ad appannaggio degli Hadzabe, che ricordo, è la tribù della Tanzania che ancora beve una delle acque più alcaline del mondo, quella del lago Eyasi.
Considerato che per ovvie ragioni non possiamo abbeverarci da quella fonte è opportuno e auspicabile produrre Acqua Kangen, l’acqua buona, direttamente dal rubinetto di casa nostra.
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Acqua alcalina per rafforzare sistema immunitario
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http://www.acqua-kangen-italia.com/acqua-alcalina…ma-immunitario/
Troppo spesso ci dimentichiamo delle parole di Pasteur. L` acqua alcalina può aumentare l` immunità alle malattie contagiose
Di questi tempi è un argomento per così dire “Hot”, caldo, molto caldo, addirittura radioattivo. I vari allarmi che le organizzazioni sanitarie globali lanciano di volta in volta paventando pandemia e mettendo alla gogna i vari polli e suini. Ricordiamoci però delle sempiterne parole di Pasteur: “Il terreno è tutto, il microbo è niente”.
In altre parole anziché vaccinarci proviamo a potenziare il nostro sistema immunitario. Un metodo semplice potrebbe essere quello di ingerire acqua alcalina. Diversi studi hanno posto l’accento sul fatto che le persone che bevono acqua alcalina hanno un`alta resistenza verso le malattie contagiose e si ammalano raramente.
E anche in caso di malattia la guarigione è molto più rapida del normale.
In Giappone, dove l`acqua alcalina è utilizzata da parecchi decenni come terapia di supporto negli ospedali, si sostiene che due siano i fattori che aumentano l’immunità alle malattie contagiose:
• un livello alcalino alto;
• l’aumento del livello di ossigeno apportato dall`acqua alcalina.
Ergo, bere acqua alcalina aiuterebbe il nostro organismo ad essere più resistente alle malattie contagiose. Anche in caso di contagio, l`acqua alcalina viene in aiuto. Infatti, quando il corpo è invaso da batteri estranei o virus, i linfociti dichiarano guerra agli invasori, e questa guerra causa delle perdite da entrambe le parti.
Le perdite sono cellule morte che sono acide.
Persone con un indice più alto di minerali alcalini nel sangue può neutralizzare facilmente i residui acidi, ripulire il corpo dalle tossine, ristabilire l`equilibrio acido-basico, irrobustire le difese immunitarie , debellare più facilmente l`infezione e tornare in salute più rapidamente.
Un attacco di influenza consuma minerali alcalini, è proprio per questo motivo che i medici raccomandano di mangiare banane per reintegrare il potassio perso (alcalino) durante e dopo gli attacchi influenzali.
Alla luce di queste considerazioni, l`acqua alcalina aiuta l`organismo ad essere più resistente alle malattie contagiose.
Per chi ha interesse ad approfondire l’argomento consigliamo il bel libro di
Sang Whang “Invertire l’invecchiamento”
Oggi grazie alla tecnologia giapponese ognuno può produrre ACQUA-KANGEN-ALCALINA da rubinetto di casa propria grazie al top riconusciuto degli ionizzatori,l`unico classificato APPARECHIATURA MEDICA: la LEVELUK SD501
Per maggiori informazioni visita:
http://www.acqua-kangen-alcalina.com/
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Di questi tempi è un argomento per così dire “Hot”, caldo, molto caldo, addirittura radioattivo. I vari allarmi che le organizzazioni sanitarie globali lanciano di volta in volta paventando pandemia e mettendo alla gogna i vari polli e suini. Ricordiamoci però delle sempiterne parole di Pasteur: “Il terreno è tutto, il microbo è niente”.
In altre parole anziché vaccinarci proviamo a potenziare il nostro sistema immunitario. Un metodo semplice potrebbe essere quello di ingerire acqua alcalina. Diversi studi hanno posto l’accento sul fatto che le persone che bevono acqua alcalina hanno un`alta resistenza verso le malattie contagiose e si ammalano raramente.
E anche in caso di malattia la guarigione è molto più rapida del normale.
In Giappone, dove l`acqua alcalina è utilizzata da parecchi decenni come terapia di supporto negli ospedali, si sostiene che due siano i fattori che aumentano l’immunità alle malattie contagiose:
• un livello alcalino alto;
• l’aumento del livello di ossigeno apportato dall`acqua alcalina.
Ergo, bere acqua alcalina aiuterebbe il nostro organismo ad essere più resistente alle malattie contagiose. Anche in caso di contagio, l`acqua alcalina viene in aiuto. Infatti, quando il corpo è invaso da batteri estranei o virus, i linfociti dichiarano guerra agli invasori, e questa guerra causa delle perdite da entrambe le parti.
Le perdite sono cellule morte che sono acide.
Persone con un indice più alto di minerali alcalini nel sangue può neutralizzare facilmente i residui acidi, ripulire il corpo dalle tossine, ristabilire l`equilibrio acido-basico, irrobustire le difese immunitarie , debellare più facilmente l`infezione e tornare in salute più rapidamente.
Un attacco di influenza consuma minerali alcalini, è proprio per questo motivo che i medici raccomandano di mangiare banane per reintegrare il potassio perso (alcalino) durante e dopo gli attacchi influenzali.
Alla luce di queste considerazioni, l`acqua alcalina aiuta l`organismo ad essere più resistente alle malattie contagiose.
Per chi ha interesse ad approfondire l’argomento consigliamo il bel libro di
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Acqua kangen:la piu potente acqua del mondo!
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Acqua Kangen: la più potente acqua del mondo!
L’acqua Kangen è un’acqua antiossidante microstrutturata-alcalina che viene erogata dal rubinetto di casa tramite un apparecchio ad elettrolisi costruito da Enagic in Giappone Kangen è una parola di origine Giapponese, e la miglior traduzione in italiano è “ritorno alle origini”, il che significa una lunga serie di aspetti positivi.
Acqua Kangen è un’acqua ricca di caratteristiche positive: acqua alcalina, ionizzata, antiossidante, ricca di elettroni, ristrutturata, microstrutturata, satura di idrogeno attivo. In altre parole, “acqua viva”. Nel mondo esistono 9 sorgenti da cui esce acqua alcalina tra queste citiamo quella di Lourdes, di Tlacote (Messico) e di Nordenau (Germania).
Acqua Kangen “lava” le tossine e neutralizza l’acidità del nostro corpo, colpevole di numerose malattie compreso il precoce invecchiamento delle cellule del corpo umano. Acqua Kangen e un’acqua sottoposta ad un processo di elettrolisi, che cambia il pH dell’acqua in alcalino e molto più di questo. (pH significa quantità di idrogeno presente nel liquido, essendo quello che determina l’acidità o l’alcalinità dello stesso).
In primo luogo, questo descrive l’acqua allo stato in cui si trovava in natura prima che la terra fosse inquinata. In secondo luogo, questo significa che l’acqua Kangen ci aiuta a riportare il corpo nella condizione in cui era quando siamo nati. (Infatti, nasciamo alcalini e anche il latte materno lo è).
Acqua Kangen e un fortissimo antiossidante, probabilmente molto più potente di qualunque cibo o vitamina (vitamina c o the verde). La maggior parte delle apparecchiature per l’elettrolisi che si trovano sul mercato non possono creare idrogeno attivo nell’acqua sottoposta a questo processo. Queste apparecchiature producono abitualmente acqua alcalina ionizzata, ma non la vera acqua Kangen che è un marchio registrato a livello mondiale. Il potenziale antiossidante di un solo bicchiere d’acqua Kangen potrebbe costare un bel po’ di Euro, se dovessimo sostituire la stessa quantità di vitamine che, tra l’altro, non potranno mai essere assorbite dal corpo cosi come fa l’acqua Kangen.
Per via degli effetti sulla salute di quest’acqua, la tecnologia di produzione dell’acqua Kangen è stata approvata dal Ministero della salute Giapponese. Ci sono delle malattie come artrite, stanchezza cronica, spasmi muscolari, emicranie e diversi tipi di diabete che hanno avuto dei miglioramenti importanti. Anche molte persone con problemi di origine cardiaca, circolazione periferica deficitaria, ipertensione, colesterolo alto, asma, dermatite, psoriasi, obesità, indigestioni, stitichezza, ulcera, cancro, hanno avuto dei miglioramenti.
Come risultato del processo di elettrolisi e riconosciuto all’acqua Kangen possedere grappoli molecolari ridotti, cioè un grappolo composto da 5 a 6 molecole, facendo di questa un’acqua superidratante. Si può sentire la differenza anche subito dopo il primo bicchiere. L’acqua di rubinetto e quella in bottiglie hanno normalmente dei grappoli molecolari composti da 12 a 15 molecole per grappolo, cioè il doppio dell’acqua Kangen. L’acqua Kangen contiene minerali essenziali come Calcio, Magnesio e Potassio, pero in una forma ionica, che possono essere immediatamente assorbiti dal corpo. Attualmente è accertato che molti dei benefici sulla salute derivano dalle proprietà antiossidanti di quest’acqua.
Come ,vi chiederete, possiamo avere quella che il Dr. Hiromy Shinya (pioniere della chirurgia colonscopica) definisce nel suo libro “il fattore enzima2 alle pg 128-9 la buona acqua ovvero un’acqua antiossidante?
Enagic,azienda giapponese che dal 1974 produce apparecchiature mediche usate in molti ospedali Nipponici,da alcuni anni mette a disposizione con la STESSA tecnologia apparecchiature domestiche per ricreare acqua KANGEN direttamente dal vostro rubinetto. La Macchina (Leveluk sd 501) separa l’acqua pura minerale dall’acqua acida che danneggia l’organismo umano. La macchina produce 5 diversi tipi di acqua: da un pH estremamente acido (utile per disinfettare) a uno estremamente alcalino (utile per sgrassare e lavare i pesticidi dagli alimenti)
Il premio Nobel Otto Warberg ha dimostrato che i tumori si sviluppano per la mancanza di ossigeno, che non è altro che un pH scarsamente alcalino. Nessuna malattia può sopravvivere in un ambiente alcalino. La medicina Giapponese sta dimostrando questo da oltre 15 anni.
Ci sono molteplici casi e studi clinici realizzati da medici e farmacisti che dimostrano come l’acqua potabile Kangen aiuta il corpo a migliorare da diverse malattie con le proprie forze. L’Acqua Kangen: – Elimina le tossine – Neutralizza i radicali liberi – Ripristina l’alcalinità – Aumenta la quantità di ossigeno stabile nel corpo – Migliora la nutrizione – Quando cuciniamo con acqua alcalina miglioriamo il valore nutrizionale – Fa si che le bevande acide diventano alcaline – L’acqua ionizzata mette a disposizione dell’uomo più ossigeno ed energia
Puoi ricevere piu informazioni dal sito: www.acqua-kangen-alcalina.com
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Acqua Kangen è un’acqua ricca di caratteristiche positive: acqua alcalina, ionizzata, antiossidante, ricca di elettroni, ristrutturata, microstrutturata, satura di idrogeno attivo. In altre parole, “acqua viva”. Nel mondo esistono 9 sorgenti da cui esce acqua alcalina tra queste citiamo quella di Lourdes, di Tlacote (Messico) e di Nordenau (Germania).
Acqua Kangen “lava” le tossine e neutralizza l’acidità del nostro corpo, colpevole di numerose malattie compreso il precoce invecchiamento delle cellule del corpo umano. Acqua Kangen e un’acqua sottoposta ad un processo di elettrolisi, che cambia il pH dell’acqua in alcalino e molto più di questo. (pH significa quantità di idrogeno presente nel liquido, essendo quello che determina l’acidità o l’alcalinità dello stesso).
In primo luogo, questo descrive l’acqua allo stato in cui si trovava in natura prima che la terra fosse inquinata. In secondo luogo, questo significa che l’acqua Kangen ci aiuta a riportare il corpo nella condizione in cui era quando siamo nati. (Infatti, nasciamo alcalini e anche il latte materno lo è).
Acqua Kangen e un fortissimo antiossidante, probabilmente molto più potente di qualunque cibo o vitamina (vitamina c o the verde). La maggior parte delle apparecchiature per l’elettrolisi che si trovano sul mercato non possono creare idrogeno attivo nell’acqua sottoposta a questo processo. Queste apparecchiature producono abitualmente acqua alcalina ionizzata, ma non la vera acqua Kangen che è un marchio registrato a livello mondiale. Il potenziale antiossidante di un solo bicchiere d’acqua Kangen potrebbe costare un bel po’ di Euro, se dovessimo sostituire la stessa quantità di vitamine che, tra l’altro, non potranno mai essere assorbite dal corpo cosi come fa l’acqua Kangen.
Per via degli effetti sulla salute di quest’acqua, la tecnologia di produzione dell’acqua Kangen è stata approvata dal Ministero della salute Giapponese. Ci sono delle malattie come artrite, stanchezza cronica, spasmi muscolari, emicranie e diversi tipi di diabete che hanno avuto dei miglioramenti importanti. Anche molte persone con problemi di origine cardiaca, circolazione periferica deficitaria, ipertensione, colesterolo alto, asma, dermatite, psoriasi, obesità, indigestioni, stitichezza, ulcera, cancro, hanno avuto dei miglioramenti.
Come risultato del processo di elettrolisi e riconosciuto all’acqua Kangen possedere grappoli molecolari ridotti, cioè un grappolo composto da 5 a 6 molecole, facendo di questa un’acqua superidratante. Si può sentire la differenza anche subito dopo il primo bicchiere. L’acqua di rubinetto e quella in bottiglie hanno normalmente dei grappoli molecolari composti da 12 a 15 molecole per grappolo, cioè il doppio dell’acqua Kangen. L’acqua Kangen contiene minerali essenziali come Calcio, Magnesio e Potassio, pero in una forma ionica, che possono essere immediatamente assorbiti dal corpo. Attualmente è accertato che molti dei benefici sulla salute derivano dalle proprietà antiossidanti di quest’acqua.
Come ,vi chiederete, possiamo avere quella che il Dr. Hiromy Shinya (pioniere della chirurgia colonscopica) definisce nel suo libro “il fattore enzima2 alle pg 128-9 la buona acqua ovvero un’acqua antiossidante?
Enagic,azienda giapponese che dal 1974 produce apparecchiature mediche usate in molti ospedali Nipponici,da alcuni anni mette a disposizione con la STESSA tecnologia apparecchiature domestiche per ricreare acqua KANGEN direttamente dal vostro rubinetto. La Macchina (Leveluk sd 501) separa l’acqua pura minerale dall’acqua acida che danneggia l’organismo umano. La macchina produce 5 diversi tipi di acqua: da un pH estremamente acido (utile per disinfettare) a uno estremamente alcalino (utile per sgrassare e lavare i pesticidi dagli alimenti)
Il premio Nobel Otto Warberg ha dimostrato che i tumori si sviluppano per la mancanza di ossigeno, che non è altro che un pH scarsamente alcalino. Nessuna malattia può sopravvivere in un ambiente alcalino. La medicina Giapponese sta dimostrando questo da oltre 15 anni.
Ci sono molteplici casi e studi clinici realizzati da medici e farmacisti che dimostrano come l’acqua potabile Kangen aiuta il corpo a migliorare da diverse malattie con le proprie forze. L’Acqua Kangen: – Elimina le tossine – Neutralizza i radicali liberi – Ripristina l’alcalinità – Aumenta la quantità di ossigeno stabile nel corpo – Migliora la nutrizione – Quando cuciniamo con acqua alcalina miglioriamo il valore nutrizionale – Fa si che le bevande acide diventano alcaline – L’acqua ionizzata mette a disposizione dell’uomo più ossigeno ed energia
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